Comic House a 'I Libri per Strada' 2005
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- Categoria principale: Indice libreria del fumetto
- Creato Mercoledì, 18 Maggio 2005 17:06
- Ultima modifica il Mercoledì, 20 Marzo 2013 21:37
- Pubblicato Mercoledì, 18 Maggio 2005 00:00
- Scritto da Comic House
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Il calendario dei nostri 'incontri con l'autore' per il 2005 ha visto una notevole varietà nella proposta al pubblico: sono stati nostri ospiti un autore di fumetti completo (Paolo COSSI, domenica 29 maggio 2005, ore 21.30), un famosissimo soggettista e sceneggiatore (Giancarlo BERARDI, mercoledì 1 giugno 2005, ore 21.30) ed un illustratore naturalista (Marcus PARISINI, sabato 4 giugno 2005, ore 21.30).
Eccovi, come sempre, il racconto delle nostre tre 'serate con l'autore'
Paolo COSSI (Domenica 29 maggio 2005, ore 21.30)
Paolo Cossi (San Cassiano di Brugnera (PD), 1980), inizia a lavorare nel mondo del fumetto, sia pure in modo amatoriale, all'età di 17 anni, grazie all'esperienza di un corso di fumetto organizzato dalla Biblioteca Civica di Brugnera, pubblicando con gli amici una fanzine che riscuote molto successo : Pupak.
Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo a fumetti : Corona, l'Uomo del Bosco di Erto (Edizioni Biblioteca dell'Immagine). Nello stesso anno vince la borsa di studio Benito Jacovitti per la scuola di fumetto a Milano. E' autore degli albi Il Parco Incantato e Elia Liut.
Da anni svolge l'attività di docenza nelle scuole per la sensibilizzazione dei giovani verso l'arte del fumetto. Nel 2003 partecipa come insegnante all'operazione '5% e Fanzi', progetto che mira a portare i ragazzi delle medie superiori a realizzare riviste autoprodotte.
Sempre nel 2003 esce il suo romanzo Tina Modotti (Edizioni Biblioteca dell'Immagine) in memoria della grande fotografa friulana.
Nel 2004 Cossi riceve il premio Albertarelli come miglior giovane disegnatore italiano. Nel 2005 pubblica Mauro Corona la Montagna come la Vita (Edizioni Biblioteca dell'Immagine) e Unabomber (Becco Giallo). Sempre nel 2005, per Becco Giallo, uscirà il suo Il Terremoto del Friuli.
Soprannominato dalla critica il 'folletto' del fumetto italiano, vive e disegna in una piccola baita a Cimolais (PN), a pochi chilometri dal bosco di Erto.
Sono andato a prendere Paolo Cossi alla stazione ferroviaria di Sarzana alle due di una caldissima domenica pomeriggio. Giusto il tempo di arrivare alle sei di sera, e Paolo ci aveva conquistato con la sua schiettezza e la sua simpatia. Presentarlo al pubblico di Sarzana, dopo svariati bicchieri di vino rosso e birra (ci hanno insegnato che è scortese non bere in compagnia...), è stato semplicissimo, anche perchè Paolo ha fatto tutto da solo, trasformando una semplice presentazione in un vero e proprio show (ne è testimone il pubblico, raddoppiato dall'inizio alla fine dell'incontro).
In piedi, di fronte al pubblico e sotto alle sedie volanti...
Come da consolidata tradizione, anche a Paolo Cossi abbiamo chiesto un disegno su tavola di legno, in omaggio alla manifestazione. La sera prima di incontrarci di persona, l'ho chiamato per chiedergli se avesse bisogno di qualcosa di particolare per la tavola.
La risposta è stata: 'Burro, sapone ed una bacinella'.
Appena Paolo si è messo all'opera, abbiamo capito l'utilizzo dell'armamentario : con il burro, Paolo ha impastato delle strane barrette (chiamate oilbar, la nostra ignoranza in materia ce le ha fatte scoprire solo quella sera) che ha usato per dipingere con le dita. Il risultato è questa splendida immagine di Mauro Corona, personaggio della ValCellina e di 2 dei libri di Paolo Cossi, il cui naso rosso è arricchito da una bella ditata di... vino rosso ! Sapete com'è...
E il sapone e la bacinella ? Per lavarsi le mani, naturalmente !
Oilbar, burro e vino rosso su legno, 50x70
La mattina dopo, con Paolo ci siamo salutati con la promessa di rivederci, sia a casa sua che a casa nostra, per coronare quella che, da semplice incontro, si è rivelata l'inizio di un'amicizia con una persona straordinaria. Abbiamo tenuto fede (sia noi che lui) all'impegno, e chissà che Paolo non torni a trovare anche il nostro pubblico di Sarzana !
La copertina del volume 'Unabomber' (Becco Giallo, 2005)
Giancarlo BERARDI (Mercoledì 1 giugno 2005, ore 21.30)
Giancarlo Berardi (Genova, 1949) inizia la sua esperienza artistica durante il periodo universitario, debuttando come attore e chitarrista pop. Il suo esordio fumettistico, tuttavia, non tarda ad arrivare: nei primi anni Settanta, in coppia con il disegnatore Ivo Milazzo (col quale stringerà un sodalizio artistico che durerà per diversi anni) scrive la sua prima storia, Il Cieco, pubblicato dalla rivista Horror edita da Sansoni. Nel frattempo, Berardi collabora ad altre pubblicazioni, scrivendo soggetti per Tarzan, Gatto Silvestro, Topolino e Diabolik. Nel 1971, durante un soggiorno negli Stati Uniti, gli viene offerta la possibilità di lavorare per la Marvel, ma Berardi rifiuta per non doversi trasferire oltreoceano. Nel 1973 si laurea in Lingue Straniere al Magistero di Genova. Il primo numero di Ken Parker esce nel 1977, e si distingue subito dalle altre produzioni del periodo per l'approccio decisamente più maturo e riflessivo alle tematiche del west, affrontate con mentalità decisamente attuale. I 59 numeri della testata assorbiranno Berardi e Milazzo in maniera pressochè totale, tanto che Berardi sarà autore di ben 57 dei 59 albi della serie (una ventina dei quali scritti in collaborazione con Maurizio Mantero). Nel frattempo, Berardi scrive nel 1977 anche alcuni racconti brevi, assieme a Milazzo e a Giancarlo Alessandrini, pubblica tre albi di Piccolo Ranger (sempre edito da Bonelli) ed inizia la pubblicazione su Skorpio, edito dalla Lancio, delle storie brevi di Welcome to Springville. Nel 1978, assieme a Renzo Calegari, progetta e realizza il calendario Immagini del West, che verrà premiato alla Mostra Internazionale del Manifesto e del Poster Pubblicitario a Lerici (SP). Nel 1980, sempre in coppia con Milazzo, pubblica il volume L'uomo delle Filippine. Nel 1982 Berardi inizia a pubblicare sulla rivista Orient Express, dove crea il personaggio di Marvin il Detective, sempre in coppia con Milazzo. Nel 1984 esce l'ultimo numero (il 59) della serie regolare di Ken Parker, e il personaggio 'migra' dapprime sulla rivista Orient Express, poi su Comic Art, dove vengono pubblicate tre lunghe avventure a puntate, oltre ad alcuni racconti brevi a colori. Berardi, nel frattempo, inizia a collaborare anche con la rivista L'Eternauta, dove pubblica (con disegni di Giorgio Trevisan) la riduzione a fumetti di alcuni racconti di Sherlock Holmes. Il duo Berardi-Milazzo, nel 1989, pubblica sempre su Comic Art la miniserie Tom's Bar e crea la serie Giuli Bai & Co. Nello stesso anno, i due fondano la Parker Editore, che dà il via alla ristampa integrale di Ken Parker. Nel frattempo, riallacciati i rapporti con Sergio Bonelli, Berardi scrive soggetto e sceneggiatura del numero 18 di Nick Raider e, nel 1991, l'albo Oklahoma!, speciale di Tex che inaugura la collana dei MaxiTex. Nel 1992, la Parker Editore dà vita all'antologico Ken Parker Magazine, del quale usciranno 36 numeri, che conterrà sia storie inedite di Ken Parker, sia altri personaggi di Berardi, sia vecchie storie di Alex Toth, il fumettista preferito dallo stesso Berardi. Nel 1993, la consegna del prestigioso premio ANAFI consacra Giancarlo Berardi nell'olimpo del fumetto italiano. Nel 1994, la Parker Editore viene rilevata dalla Sergio Bonelli Editore, e il cast del Ken Parker Magazine si arricchisce con la pubblicazione di racconti fuori serie dei principali personaggi bonelliani. Dal 1996, anno della chiusura del Magazine, al 1998, oltre alla ristampa delle avventure di Ken Parker presenti sul magazine, Berardi realizza quattro albi speciali e inediti, l'ultimo dei quali, Faccia di Rame, è a tutt'oggi l'ultima avventura inedita di Ken Parker. Nell'ottobre del 1998, sempre per Sergio Bonelli Editore, esce il primo numero del mensile Julia, che segna l'interruzione del rapporto con Ivo Milazzo. La serie, che continua tuttora, vede alternarsi alle matite talenti come Luca Vannini, Corrado Roi, Gustavo Trigo, Giorgio Trevisan, Sergio Toppi e molti altri ancora. Tra i numerosissimi riconoscimenti assegnatigli, ricordiamo il Premio Oesterheld, il Premio Internacional Barcelona de Comics, l'Haxtur e lo Yellow Kid. Attualmente è in corso una ristampa completa di Ken Parker da parte della Panini Comics, mentre le altre opere di Berardi e Milazzo sono pubblicate dall'editore Le Mani. La casa editrice Lizard, inoltre, ha pubblicato due volumi cartonati contenenti avventure di Ken Parker a colori. Un ritratto di Giancarlo Berardi eseguito dal "compagno d'avventura" Ivo Milazzo Giancarlo Berardi è 'approdato' a Sarzana nel tardo pomeriggio, e da subito ci ha conquistato con la sua brillante simpatia. Abbiamo trascorso con lui e la sua compagna uan piacevolissima cena, durante la quale ci ha svelato qualche simpatico 'dietro le quinte' del mondo del fumetto italiano. All'incontro con il pubblico, Berardi si è prestato molto volentieri (ci ha detto che gli piace molto parlare con le persone che leggono i suoi fumetti), ed ha raccontato ad una platea molto numerosa e molto coinvolta, per sommi capi, la sua lunga carriera. Alla fine, siamo anche riusciti a fargli far tardi sulla tabella di marcia (la mattina seguente sarebbe dovuto partire di buon ora alla volta della Svizzera...), ma le richieste di un autografo sono state talmente tante (e lui è stato talmente disponibile) che non abbiamo potuto evitarlo !!!
Nel 1974, assieme a Milazzo, Berardi crea Ken Parker per l'editore Bonelli (allora Editoriale Cepim), ispirandosi a Robert Redford nel film 'Corvo Rosso non Avrai il mio Scalpo'. Nato in origine per comparire all'interno della collana Rodeo, il personaggio piacerà così tanto all'editore da dedicargli una testata autonoma, che debutterà nelle edicole tre anni più tardi. Nel frattempo, Berardi scrive due avventure pubblicate sulla Collana Rodeo e nel 1976, sempre con Milazzo, pubblica sul Giornalino (Edizioni Paoline) la miniserie Tiki, ispirato dal genocidio degli Indios. La miniserie verrà osteggiata dagli stessi redattori del Giornalino, tando che Berardi e Milazzo la chiuderanno in anticipo piuttosto che cambiarne i contenuti.
Eccomi con Giancarlo Berardi durante la presentazione di Sarzana !
Marcus PARISINI (Sabato 4 giugno 2005, ore 21.30) Marcus Parisini (Genova, 1966), conseguita la maturità artistica, frequenta la Facoltà di Architettura a Firenze e poi l'Accademia di belle arti di Brera a Milano. In occasione dell'incontro con Marcus, per la prima volta (e su sua esplicita richiesta) abbiamo sperimentato un sistema di proiezione nuovo, collegando il computer e 2 telecamere ad un mixer video, per proiettare sullo schermo in alternanza le illustrazioni di Parisini e lo stesso Marcus all'opera. Alla fine anche Marcus ha realizato la tavola in omaggio alla manifestazione, anche se non proprio 'in diretta' come avremmo voluto. Il tema dell'illustrazione ? Animali, ovviamente...
Nel 1988 abbandona la città per andare a vivere in montagna, in alta Valle Grana (CN), in una borgata semi abbandonata a 1300 metri di altitudine dividendo il suo tempo tra la cura di un cavallo, delle capre, qualche alveare e l'attività di disegnatore.
Ha collaborato con diverse riviste, tra cui Airone e Bell'Italia e illustrato due volumi per la Fabbri Editore.
Pittore professionista in mostre collettive e personali, tra cui quelle nei musei di scienze naturali di Genova, St-Pierre (AO), Torino, Trento e Firenze.
Esperto di disegno naturalistico è docente di illustrazione presso l'Accademia di Belle Arti di Cuneo e presso l'Istituto Europeo di Design di Torino.
Per le edizioni Biblioteca dell'Immagine ha pubblicato L'anima degli animali, Il mio caro vecchio lupo e L'anima degli Indiani.
L'illustrazione di un lupo, animale caro a Marcus Parisini
Parisini è arrivato verso le 18, con un'auto stracarica di materiale, e dopo aver stretto (fracassandola) la mano a tutti, ha iniziato a scaricare una quindicina delle sue illustrazioni originali ed incorniciate, che abbiamo appeso in giro per la piazza, e che (viste dal vivo) fanno davvero impressione per bellezza e precisione.
La serata, con la piazza gremita di gente, è partita benissimo, con Luca (il paziente webmaster a cui tutti noi dobbiamo, tra l'altro, questo sito...) al mixer video e la nostra amica Giuspi (che ringraziamo per la pazienza !!!) che ha letto alcune delle frasi con cui Marcus correda le illustrazioni dei suoi libri.
Poi, sarà la stanchezza, sarà qualche incomprensione, sarà che il sottoscritto è riuscito per ben due volte (non una, due !!!) a sbattere in terra il proiettore con mixer video e quant'altro, abbiamo concluso in maniera un pò inusuale, con Marcus che spiegava direttamente al pubblico che ha 'resistito' fino alla fine le sue tecniche di illustrazione.
Alla 'console'... Marcus Parisini !!!
Inchiostro e tempera su legno, 50x70